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Giovani in campagna : La raccolta delle fave

 

 

 

 

“Dopo la semina avvenuta a novembre,   a distanza di cinque  mesi, con  l’accurata cura  settimanale delle piantine,  ci prepariamo alla raccolta  delle fave!!!!
Quest’anno il lavoro  in campagna si è moltiplicato, a partire  dalla raccolta dell’uva e delle olive, ora le fave e …….contemporaneamente è in  corso la  gestione dell’orto con pomodori, melanzane,  basilico, cetrioli, lattughe, prezzemolo  e  cipolle”. Così raccontano  i giovani che partecipano  attivamente e con ruoli differenti al progetto in itinere  “Giovani in Campagna”.  “E’ necessario  produrre  quanto è indispensabile per portare  avanti il Progetto Cucina che ha un costo che non  tutte le  famiglie possono sostenere!!!!”.
Per la degustazione delle fave  si organizza un pranzo  dedicato.
Il  progetto Giovani in Campagna afferisce ad una logica di  “Agricoltura Sociale” che si basa sull’insieme delle pratiche molto differenti  tra loro, realizzate a beneficio di persone a bassa contrattualità per  le quali  risulta ancora più carente l’offerta di lavoro. Si tratta, quindi, di attività e servizi che vengono progettati e realizzati per  promuovere azioni terapeutiche – riabilitative attraverso forme d’inclusione  e di  formazione mediante pratiche di agricoltura sociale e lavorativa  utili per la vita quotidiana.
Il Centro Diurno di Montepaone     per poter avviare il progetto di Giovani in Campagna  nell’anno 2014,  ha dovuto coinvolgere diverse Associazioni  di volontariato stringendo  un rapporto di partneriato  con diversi soggetti, anche privati, mettendo in sinergia competenze e professionalità disponibili e spesso gratuite.
Nell’ambito dell’agricolura sociale, il progetto Giovani in Campagna, contestualmente  ha  in attivo:  un corso di Agricoltura Sinergica portata avanti dall’Associazione Don Pellicanò  presso  la sede di Isca Marina,  la  gestione di  un appezzamento  agricolo   sperimentale  con processi produttivi nuovi  organizzato  nel campo adiacente al Centro Diurno di Montepaone lido, un terreno in campagna offerto gratuitamente da privati.
Partecipano all’attività agricola  18 persone  che sono state inserite in un programma di formazione  lavorativa.

AGRICOLTURA SINERGICA

ASP Catanzaro: “Giovani in Campagna”, dalla vendemmia alla produzione del vino solidale. Inaugurata l’annata 2015

 

(ASP) – Catanzaro, 21 marzo 2016 – A Montepaone Lido, nel Centro di Salute Mentale di Soverato diretto dal Dr Salvatore Ritrovato, si è svolta l’inaugurazione del “Vino Aurunco annata 2015”. Si tratta di un percorso di formazione al lavoro previsto dal programma riabilitativo che si svolge presso il Centro Diurno.
Alla manifestazione hanno partecipato i vertici dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro: il Direttore Generale, Dr Giuseppe Perri, il Direttore Sanitario Dr Carmine dell’Isola, il Dr Antonio Montuoro, il Dr Nicola Voci.
Hanno, inoltre, presenziato il Presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno, il sindaco  del Comune di Gasperina Dr Gallello, l’Amministrazione Comunale di Montepaone con gli Assessori Fiorentino e Lucia. Alla realizzazione dell’evento hanno collaborato l’Istituto Alberghiero di Soverato diretto dal dr. Fioresta.
La responsabile del Centro Diurno, D.ssa Rosa Conca, afferma che  il progetto  “Giovani in campagna” rientra nel programma riabilitativo finalizzato allo sviluppo delle abilità lavorative ed alla formazione al lavoro.
Il progetto si colloca all’interno di un “Modello di terapia integrata” in uso nel Centro diurno, costituito da interventi psicologici e sociali, accanto a quelli tradizionali di tipo farmacologico e psicoterapeutico.
Questo modello d’intervento guarda al coinvolgimento delle famiglie, dal loro supporto psicoeducazionale fino al loro pieno coinvolgimento nei programmi e nella prassi riabilitativa dei propri figli.
“Giovani in Campagna” è un  progetto avviato nell’anno 2014 e sostenuto dall’Associazione di auto mutuo aiuto  AMA Calabria a favore dei giovani con disabilità
psichiatrica.
Attualmente il progetto è sostenuto anche dall’Associazione Don Pellicanò di Isca e dalla Fondazione Paolo Ponterio di Borgo Piazza di Borgia. Questo supporto ha permesso ai nostri giovani in riabilitazione di fare anche altre esperienze, oltre alla produzione ed all’imbottigliamento del vino Aurunco:  la raccolta delle olive, un corso di erboristeria, un corso di agricoltura sinergica.
A tutt’oggi il progetto è in itinere, prossima sarà la raccolta delle fave con la degustazione delle stesse nella preparazione dei pasti previsti dal progetto cucina presso il Centro Diurno.