L’Associazione AMA Calabria è selezionata per promuovere il Progetto “Work Experience “ anno 2007-2008

Nel programma di riabilitazione psico-sociale, previsto dal Centro Diurno del CSM di Montepaone lido , si colloca la partecipazione di n. 9 giovani al Progetto di tirocinio formativo ( Borse Lavoro o Work Experience ) previsto dalla Misura 3.4 azione b dell’Asse III – Risorse umane del Por Calabria 2000-2006, curato e supportato nei dettagli tecnici dalla Dirigente Responsabile del Settore Uno.
Aderire ad un progetto di simile portata, ci carica di responsabilità e di impegno ma contemporaneamente ci inorgoglisce perché finalmente si completa il quadro riabilitativo individuale di un soggetto utente che fin’ora non aveva mai avuto l’opportunità di sperimentare quanto aveva acquisito nel suo lungo e tortuoso percorso riabilitativo individualizzato.
Per non trovarci impreparati davanti alla possibilità di veder realizzato questo progetto in Calabria, abbiamo partecipato a diversi eventi formativi tra cui un corso tenuto a giugno del 2007 dalla Dr.ssa Paola Carozza, docente di fama nazionale e internazionale nel settore della riabilitazione psichiatrica, che ci ha adeguatamente formato rispetto alle linee guida nazionali relative alla gestione di Work Experience ( o Borse lavoro).
Il tirocinio formativo o Work Experience è un’esperienza concreta in situazione di lavoro reale.
L ‘obiettivo delle Work Experience, oggi non è quello della qualifica o dell’apprendimento di un mestiere, ma soprattutto il raggiungimento delle capacità interessate all’espletamento di un lavoro in azienda :

stare in azienda assieme ad altri lavoratori

– impegnarsi proficuamente per tutto l’orario di lavoro concordato

– raggiungere livelli di produttività sufficienti anche se minimi e un buon grado di soddisfazione
personale.

 Oltre a rappresentare un’esperienza formativa in una situazione legata all’acquisizione di “capacità lavorative”, il tirocinio interessa tutta una serie di aree funzionali del tirocinante affinchè si realizzi non solo un’azione di inserimento lavorativo bensì un reale processo di integrazione e di crescita :

  • le autonomie (di base e sociali)
  • le competenze cognitive
  • le competenze comportamentali
  • le competenze relazionali

Il progetto proposto presuppone una valutazione delle abilità individuali attraverso colloqui individuali e la somministrazione di idonei test di valutazione dai quali si evince la predisposizione del tirocinante ad un specifica attività.
Si valuta la capacità di relazionarsi in un contesto non familiare e non protetto (come può essere un Centro Diurno), il grado di autonomia per recarsi sul posto di lavoro, la conoscenza del tempo e capacità spazio temporali (rispetto dell’orario), la discreta conoscenza del denaro e la capacità della sua gestione.
In sintesi, aderire in maniera ottimale al Progetto Regionale proposto vuol dire preparare il tirocinante per inserirlo in situazioni sociali e lavorative molto significative per raggiungere i seguenti obiettivi:

 

-contrastare l’isolamento (dalle altre persone)

-contrastare l’impoverimento del linguaggio

-aiutare la persona a riappropriarsi di un ruolo sociale

-partecipare ad una causa comune

-sperimentare i vantaggi di relazioni umane nuove e sane

acquisire competenze in un settore lavorativo specifico


Il primo step
dei pecorsi previsto dal Centro Diurno mira a conoscere la persona oltre che la sua disabilità:

1) Si raccolgono informazioni sul livello di autonomia, (che cosa fa in casa, se gli vengono
assegnati dei microruoli, che storia ha avuto….)
2) L’accesso a questi dati avviene attraverso una serie di colloqui con il soggetto interessato e     anche con la famiglia.
3) Si passa poi ad una valutazione dell’assetto della personalità , ad una diagnosi funzionale, ad   un bilancio delle competenze e ad una consulenza esplorativa informale.

Ai fini di raccolta dati il Centro Diurno utilizza griglie di domande strutturate e non che servono per guidare l’operatore nel colloquio, la somministrazione è piuttosto libera e serve come guida e non da vincolo.
I dati vengono raccolti in una cartella nuova e separata dalla cartella clinica .


Il secondo step
prevede l’individuazione del posto di lavoro, o azienda ospitante e l’abbinamento del tirocinante.

E’ un momento molto delicato del percorso, dove si fondono il buon senso e la preparazione dell’operatore, il modo di porgersi e la credibilità nell’offrire sostegno e supporto ai titolari dell’Azienda ospitante.
Tutto ciò presuppone un lavoro capillare e costante sul territorio di appartenenza del Centro Diurno.
Oggi tutto il territorio che ci appartiene conosce i nostri ragazzi perché fanno la spesa, vanno all’Ufficio postale, alla lavanderia, in cartolibreria, al bar, ecc., sono spesso incerti, camminano in gruppo, si aiutano anche nelle scelte di piccoli acquisti ma sono affidabili!
La fase successiva è la presentazione ufficiale alle aziende del tirocinante che ha espresso interessi per quel settore.
Si passa alla formalizzazione del protocollo d’intesa, in cui si stabiliscono gli operatori di riferimento, sia tutor aziendale che tutor di accompagnamento., si definisce l’aria aziendale e la durata del progetto (12 mesi).
Il protocollo è anche il documento che esprime la legalità dell’inserimento lavorativo e le adeguate coperture assicurative.

Il terzo step prevede la scelta dei tutor di accompagnamento.

Nel contesto del Centro Diurno di Montepaone lido si stabiliscono alcuni criteri di selezione condivisi da tutti gli operatori per la selezione dei tutor d’accompagnamento :

1°) la frequenza al Centro e la conseguente acquisizione di maggiori abilità

2°) la disponibilità dimostrata in situazioni pregresse nell’espletamento dei progetti
riabilitativi,

3°) il titolo di studio.

Il tutor d’accompagno è l’operatore della mediazione ed il referente per l’Azienda, non si prevede un affiancamento dell’utente sul posto di lavoro, ma se occorre un supporto, funge comunque da riferimento per la persona inserita e per il Centro Diurno.
L’Associazione provvede all’abbinamento funzionale con l’azienda.


In sintesi le Work Experience promuovono azioni di tirocinio formativo ed il percorso riabilitativo integrato si esplica in tre momenti: orientamento, formazione e apprendimento lavorativo presso le aziende.

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